Ogni giorno dell'anno facciamo memoria di un'apparizione, riconosciuta e approvata, di Maria Santissima in Italia e nel mondo. Ognuna di queste apparizione ha in sé una grazia che ci rivela qualcosa di Lei e di importante per noi. Per accogliere questa grazia e accrescere in noi la devozione e il fervore, invochiamo lo Spirito Santo insieme al nostro Angelo Custode e poi leggiamo, rileggiamo con calma ed entriamo in un colloquio intimo, a tu per tu, con Lei meditando le Sue parole.
Secondo la tradizione, quando papa Innocenzo III era ancora cardinale, un giorno, dalla sua villa di Trisulti scese nella grotta delle Cese, dove trovò un santo eremita in estasi, dal quale si fece poi raccontare la visione avuta durante il mistico rapimento; al contempo, è cosa certa che non esisteva ancora nell'ambito della grotta delle Cese un oratorio dedicato alla Madonna sia durante il pontificato di Innocenzo III (1198-1216) che in quello dei suoi immediati successori. La prima menzione del santuario si ha nell'ultimo trentennio del secolo XIII. I documenti, inerenti lasciti di denari, indicano come beneficiaria la Madonna delle Cese, così denominata dal termine “Cesa” (da latino caedere, ossia tagliare) che nel Lazio meridionale indica un luogo boscoso dissodato con il taglio degli alberi e degli arbusti.
Fonte e approfondimenti qui.
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